IL MODELLO GENERALE PER L’ANALISI DELL’ASSETTO ISTITUZIONALE Per la vita duratura di un istituto è essenziale che si abbia un governo unitario in due aspetti:1 I contributi di tutti i soggetti devono essere combinati secondo un disegno unitario2. La responsabilità delle decisioni ultime deve essere attribuita ad uno ed un solo organo, secondo un principio di unità di comando
LE SCELTE DI CONFIGURAZIONE DELL’ASSETTO ISTITUZIONALE: Soggetto d’istituto: Decidere a quali insiemi di soggetti assegnare il diritto ed il dovere di governare direttamente o tramite propri rappresentanti. Fini istituzionali: Esplicitare a quali finalità ed obiettivi debba ispirarsi l’azione soggetto d’istuto. Struttura di governo: Configurare gli organi e i meccanismi di governo che consentano un’efficace azione dei soggetti deputati a governare.
SISTEMI DI INTERESSI CONVERGENTI NEGLI ISTITUTI Attorno a ciascun istituto si configura sempre una vasta gamma di interessi di varia natura:Interessi, social, morali. I vari insieme di interessi sono parcialmente in competizione tra i loro. Impresa: Prestatori di lavoro, fornitori, stato, clienti, concorrenti, conferenti capitale di rischio, conferenti capitale di prestito, aziende assicurazione, collettività locale, gli alleati istituzionali.
SISTEMA DI INTERESSI CONVERGENTI NELLO STATOI cittadini quali contribuenti, quali fruitori deo beni pubblici e quali destinari di sussidi, I prestati di lavoro: cittadini dello stato o altre persone, le azienda di assicurazione, gli altri stati e le organizazionali, le imprese di propietà pubblica, le amministratozioni pubbliche locali,i forniture di beni privati, i conferenti di capitale di prestito
L’INTEGRAZIONE DINAMICA DEI CONTRIBUTI COME CONDIZIONE DI ECONOMICITA L’integrazione tra i diversi portatori di interessi è condizione necessaria per garantire agli istituti una vita economica duratura.1.Vantaggi: 1. Bassi costi di transazione con i soggetti esterni. 2. Bassi costi di coordinamento interno. 3. Bassi prezi-costo degli input. 4.Miggiore qualità, personalizzazione e flessibilità degli input. 5 Elevato impegno di tutti i soggetti. 6. Maggiore soddisfazione dei bsogni di socialità.7Processi di apprendimento colletivo2. Ostacoli all’integrazione: 1.Obiettivi differenti in merito alla combinazione ottimale di risorse, competenze e attività; 2. I soggetti sono in competizione per ottenere le rimunerazioni; 3. L’adesione dei soggetti al disegno complessivo è subordinata alle condizioni di informazione incompleta e incertezza; 4. Molti dei risultati ottenuti sono frutto di un lavoro congiunto, per cui è difficile decidere a chi attribuire i risultati residuali; 5. I vari soggetti hanno diverse propensioni al rischio3. Leve per l’integrazione: 1.Definizione degli organi massimi di governo; 2. Definizione dei soggetti cui attribuire i risultati residuali; 3Progettazione attenta dell’assetto organizzativo; 4Messa in atto di meccanismi di integrazione con soggetti “esterni”
IL SOGGETTO D’ISTITUTO ED IL DIRITTO DI GOVERNO In linea di principio, tutti i portatori di interessi dovrebbero partecipare al governo dell’istituto Tuttavia ciò determinerebbe: 1. Elevati costi di governo, e complessità organizzativa 2.Qualità e tempi delle decisioni inadeguati alla vita dell’istituto 3. Mancato riconoscimento della maggiore criticità di alcuni contributi.Al soggeto d’istituto fanno capo 2 insiemi fondamentali di diritti-doveri : 1 Il diritto-dovere di governare, osiia di guidare l’istituto e di prendere le decisioni ultime. 2 Il diritto di godere dei risultati risiduali positivi e di farsi carico degli eventuali risultati negativi.
FINI ISTITUZIONALI E CLASSI DI INTERESSI. SOGGETTO D ’ISTITUTO E SOGGETTO ECONOMICO Gli interessi istituzionale sono i fini istituzionali del soggetto d’istituto, mentre gli interessi degli altre soggetti sono da definirse, non istituzionali. Si configurano pertanto quattro classi di interessi,convergenti negli istituti: 1 Interessi istituzionali economici 2Interessi istituzionali non economici 3. Interessi non istituzionali economici 4.Interessi non istituzionali non economici. PORTATORI DI INTERESSI ISTITUZIONALI(ECONOMICI E NON) FORMA IL SOGGETTO D’ISTITUTO. PORTATORI DI INTERESSI ISTITUZIONALI ECONOMICI FORMA IL SOGGETO ECONOMICO.
LE PREROGATIVE ED I PRINCIPI DI GOVERNO ECONOMICO Il soggetto económico esercita le prerogative di governo económico. Le prerogative di governo economico consistono nel diritto-dovere di: 1 Fissare gli obiettivi, strategie e le politiche dell’istituto. 2Scegliere i soggetti che contribuiranno alla vita economimca dell’istituto. 3 Progettare e mettere in atto le strutture di governo e di controllo 4.Sorvegliare il funzionamento dell’istituto.Il governo economico deve ispirarsi ad alcuni principi generali: 1ECONONOMICITÀ: Ossia autonomia economica , senza ricorrero a sistemi di copertura perdite. 2 CONTEMPERAMENTO DEGLI INTERESSI: Ossia l’adozione di strutture, processi, comportamenti ispirati alla partecipazione e del confronto.
LE STRUTTURE DI GOVERNO ECONOMICO Nell’ipotesi che il soggetto economico coincida con una sola categoria di portatori di interessi si avrà una struttura di governo economico basata essenzialmente su 3 organi: 1L’assemblea dei membri del soggetto económico 2 L’organo decisionale di governo económico. 3 un organo di controllo.ESQUEMA!! Comunes: Altri portatori di interessi e organi, oragano di controllo, organi direttivi ed esecutive. STRUTTURE UNA CATEGORIA: Assemblea membri del soggetto económico, ogano decisionale di governo económico. STRUTTURE DUE CATEGORIE. Assemblea portatori di interesse A,assemblea portatori di interesse B, órgano rappresentativo di A e di B.