LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO IN REGIME DI CONCORRENZA PURA: il prezzo di vendita è uguale per tutte le imprese: 1) se è più alto nessun consumatore acquista i prodotti; numero due) se è uguale è quel prezzo che realizza l’equilibrio tra la domanda e l’offerta; tre) se è più basso tutte le altre imprese si adeguano oppure se il prezzo è più basso dei costi di prese destinata a fallire.
VANTAGGI MERCATO LIBERA CONCORRENZA:
Il regime di libera concorrenza realizza una situazione di ottimo cioè la migliore situazione possibile per la collettività. Accade per tre motivi: uno il prezzo del bene tende uguagliare il costo di produzione dei beni stessi. Due la concorrenza realizza la sovranità del consumatore (si adeguano ai desideri dei consumatori) .3) la concorrenza spinge l’impresa utilizzare i fattori produttivi (capitale e lavoro) in modo efficiente e fai in modo che il sistema economico realizzi il massimo volume possibile di produzione (beni o servizi). Se il bene è scarso, la domanda supera l’offerta, il prezzo sarà più alto e ci sarà molto lavoro e poco capitale; se il bene è abbondante, l’offerta supera la domanda, il prezzo sarà più basso e ci sarà molto lavoro e poco capitale.
LAISSEZ FAIRE:Qualsiasi intervento dello Stato nella vita economica porterebbe una distruzione di ricchezza.
INTERVENTI:1) stato deve garantire il quadro concorrenziale,2) lo Stato deve intervenire per ridurre le disuguaglianze nella distribuzione del reddito,3) lo Stato deve assicurare alcuni servizi primari (difesa nazionale).
CRITICHE LAISSEZ FAIRE:1) non è vero che in concorrenza pura il prezzo tende sempre ad uguagliare il costo di produzione (costi sociali), Beni pubblici: non ha convenienza a produrre per le imprese private perché sono utili per la collettività; non si ottiene una situazione di ottimo c’è il fallimento del mercato.2) non è vero che la concorrenza realizza sempre la sovranità del consumatore. Le imprese grandi influenzano tramite la pubblicità ai gusti dei consumatori.
MONOPOLIO
il monopolio è il posto alla concorrenza pura; c’è una sola impresa che offre una merce, mentre ci sono molti consumatori che sono disposti ad acquistarla. Quindi l’impresa monopolistica può fissare il prezzo che vuole. È importante capire se la merce prodotta dall‘impresa é a domanda elastica oppure a domanda rigida; nella domanda elastica con un piccolo aumento del prezzo sia una notevole diminuzione della quantità domandata mentre nella domanda elastica si ha un piccolo aumento del prezzo che provoca una piccola diminuzione della quantità domandata. L’impresa ha come obiettivo il massimo profitto totale (ricavo meno costi uguale guadagno). Sebbene e domande dei gitani il prezzo del bene può essere anche molto elevato se invece il bene e la domanda elastica non può essere elevato. Il punto sulla curva di domanda che corrisponde al prezzo e la quantità che assicura il massimo profitto si chiama punto di cournot.DISCRIMINAZIONE PREZZI:
l’impresa monopolistica può realizzare una politica di discriminazione dei prezzi cioè vendere lo stesso bene a prezzi diversi a seconda della tipologia di acquirente. la rendita del consumatore è costituita dalla differenza tra il prezzo che un consumatore sarebbe disposto a pagare per un certo bene e il prezzo che paga effettivamente. rendita del consumatore quindi in generale è elevata per ricchi mentre e passa oppure uguale a zero per i poveri. la pratica dei prezzi multipli può essere adottata per ragioni umanitarie oppure per aumentare i profitti.
VANTAGGI:I costi di produzione vengono ridati perché le grandi imprese possono applicare meglio la divisione del lavoro e possono sfruttare il progresso tecnologico acquistando macchinari più avanzati. Le grandi imprese monopolistiche sono in grado di risolvere i problemi a costi più bassi della piccola impresa (esempio: la grande impresa è dotata di diversi servizi); scelta dal fornitore migliore e la disposizione logistica.
INTERVENTO STATO:
1* passaggio->nazionalizzazione
alcune imprese sono stati acquistati dallo Stato dei privati per cercare di sfruttare i vantaggi delle imprese monopolistiche. In Italia erano servizi offerti dallo Stato, servizi elettrici, servizi ferroviari e servizi telefonici. Secondo passaggio-> privatizzazione
lo Stato, non riuscendo ad ottenere i frutti sperati, ha venduto molte delle sue aziende ai privati. Le privatizzazioni possono essere formali, quando l’impresa vengono trasformate in S.p.A. ma l’unico proprietario è ancora allo Stato oppure sostanziali quando lo Stato vende tutto o una parte di azioni che detiene elettricità o servizi ferroviari