PAUL CÉZANNE
1839-1906
Nasce ad Aix en Provence.
Famiglia agiata, frequenta le migliori scuole (Collège Bourbon, studi classici). Personalità: schivo, tormentato, ipersensibile
Si iscrive a giurisprudenza per diventare banchiere come suo padre.
1856. Entra all’École de Dessin di Aix
1859. Apre il suo primo atelier
1862. Abbandona l’università e decide di dedicarsi alla pittura
Si trasferisce a Parigi dove cerca invano di entrare nella prestigiosa École des Beaux-Arts.
La visita al Salon des Refusés (dove era esposta “La colazione sull’erba” di Manet) lo convince che i tempi sono maturi per creare una nuova arte, fuori da ogni accademismo.
1866. Presenta al Salon un suo dipinto, ma viene rifiutato.
Si avvicina all’Impressionismo (senza mai farne parte)
I suoi quadri non riprodussero mai ciò che l’artista vedeva, bensì una sua personale interpretazione della realtà = opere ritenute “bizzarre” dal pubblico
Nel corso della sua carriera, Cézanne visse aspettando invano di ricevere la comprensione e l’apprezzamento del pubblico. Visse lunghi periodi di depressione.
Nel 1906, fu sorpreso da un temporale mentre dipingeva all’aperto. Si ammalò di polmonite e morì poco tempo dopo.
LA CASA DELL’IMPICCATO A AUVRES
1872-1873 Musée d’Orsay, Parigi
prima mostra impressionista (1874)
- pennellate rapide
- assenza di ordine prospettico
- assenza di punto di fuga
- semplificazione, essenzialità, assemblaggio delle forme (cilindro, sfera, cono)
- il colore costruisce il volume, la massa “determina piani, spigoli, curve” verde = distanza rosso = vicinanza
- il quadro è avvolto da un alone di solitudine, marcato dall’assenza di figure umane.
I GIOCATORI DI CARTE
1891-1892 Musée d’Orsay, Parigi
Trasformazione pittorica = periodo costruttivo: tavolozza più chiara, pennellate brevi e oblique, linee di contorno, ricerca di espressione volumetrica, rigore geometrico, semplicità monumentale.
Il più famoso di un gruppo di cinque dipinti.
Descrizione: due uomini giocano in un’osteria, seduti a un tavolo posto di fronte a uno specchio. L’ambiente intorno è trattato sommariamente. Niente del loro atteggiamento lascia trasparire qualcosa della loro personalità. Sono semplicemente seduti secondo una struttura piramidale e le loro braccia piegate formano degli angoli acuti. Le due figure sono costruite con accordi cromatici tendenti al giallo-bruno (dx) e al blu-violetto (sx)
Tema tipicamente impressionista: avventori di un bar. La concezione del dipinto è però molto lontana dall’Impressionismo, in quanto l’artista non intende descrivere un episodio ma creare una forma, una sintesi della scena.
NATURA MORTA
NATURA MORTA CON MELE MARCE E ARANCE
1899 Musée d’Orsay, Parigi
Serie di sei nature morte Trasformazione pittorica = periodo sintetico
La frutta, può essere facilmente assimilata alle forme cubo, cilindro, sfera. Rappresentando gli oggetti da diversi punti di vista, intendeva accentuare la consistenza volumetrica. Quella che avvertiamo come una distorsione dell’immagine è, a parere dell’artista, una necessità di liberare l’energia vitale delle cose. Sintetizza ciò che vede (percezione) con ciò che si sa (conoscenza). Non mira a creare un’illusione: voleva piuttosto esprimere il senso della solidità e della profondità.
BAGNANTI
Il nudo fu un genere pittorico molto amato da Cézanne. Produsse tre serie di dipinti con figure nude nel paesaggio, “Bagnanti”.
Nella prima, le figure appaiono quasi integrate con gli elementi naturali. Nella seconda, il colore sembra prevalere sul disegno ed è presente una forte monumentalità di stampo classico.
Nella terza, sono presenti palesi riferimenti all’arte greco-romana e rinascimentale: i nudi richiamano sia le Veneri antiche sia le divinità dipinte da Tiziano nel Cinquecento.
GRANDI BAGNANTI
1898-1905 Museum of Art, Philadephia
I corpi femminili non intendono richiamare il tema della seduzione: al contrario, essi appaiono spersonalizzati, ridotti a semplici volumi che nel loro piegarsi seguono l’andamento degli alberi
PAESAGGIO
Nuova dimensione costruttiva del paesaggio, immagini sempre più volumetriche e astratte
MONT SAINTE-VICTOIRE
1904-1906 Museum of Art, Philadephia
Replica il monte, un alto picco a est di Aix en Provence, in una ventina di copie, a olio o ad acquerello, realizzando spostamenti appena percettibili. Costruisce il paesaggio secondo una struttura “a mosaico”, scomponendolo in tessere colorate che ricostruiscono gli alberi, le case, la montagna, ecc. Il senso di profondità è ottenuto attraverso la disposizione dei colori e non grazie all’uso della prospettiva.
GEORGES SEURAT
1859-1891
Esponentente gruppo neoimpressionisti
Neoimpressionismo: propone di superare l’Impressionismo, conferendo un ordinamento più scientifico ai suoi principi. Introduzione del termine: Félix Fénéon
Con le loro ricerche svilupparono la tecnica del pointillisme (puntinismo) dove alle tipiche pennellate caotiche sostituirono una serie infinita e ordinata di puntini.
Nasce a Parigi.
Ricerca di rigore formale assoluto
BAGNO AD ASNIÈRES
1884 National Gallery, Londra
Rappresenta alcuni giovani che fanno il bagno sulla riva della Senna. Quell’angolo del fiume che dipinge, era un tipico luogo di riposo della classe operaia (lo deduciamo anche dalle fabbriche sullo sfondo, dai loro abiti, dalle persone in acqua).
Coinvolge parte emotiva e razionale.
LA GRANDE JATTES
1884-1885 The Art Istitute, Chicago
Realizzò ventisette tavole, tre tele e ventisette disegni di preparazione
Descrizione: la scena si svolge sulla riva della Grande Jatte che guardava verso Asnières. Le persone e gli animali presentano una disposizione geometrica, quasi scenografica: sono mostrati esclusivamente frontalmente o di profilo.
Le figure sono ridotte a forme geometriche e costrette a una innaturale immobilità.
La Grande Jatte, risponde solo in apparenza all’intento di rappresentare una scena quotidiana. I personaggi appartengono in realtà ad un mondo astratto: nessuno comunica con l’altro, le persone sono rappresentate come sagome/manichini).
Bidimensionalità: ricorda i fregi egizi e le Panatenee di Fidia
Tema: borghesia
VINCENT VAN GOGH
1853-1890
Nasce in un paesino olandese, non lontano dalla frontiera con il Belgio.
Figlio di un pastore calvinista.
Personalità: difficile, angosciato, melanconico, ipersensibile
caducità della vita = pensa sempre negativo
Le difficoltà economiche e lo scarso profitto lo convincono ad abbandonare gli studi.
Lavora presso una società di mercati d’arte contemporanea a Londra e a Parigi, ma a causa del suo carattere irrequieto viene licenziato.
1879. Inizia l’esperienza pastorale tra i minatori, dove decide di applicare il Vangelo alla lettera, regalando mobili, biancheria e vestiti alle poverissime famiglie che assiste. Tuttavia, il consiglio ecclesiastico di Bruxelles non gli conferma l’incarico a causa del suo atteggiamento estremista.
In questo contesto, decide di dedicarsi alla pittura: si trasferisce all’Aja.
1884. Raggiunge i genitori a Nuenen. In questo periodo esegue una quarantina di ritratti di contadini. Decide di orientarsi verso un realismo carico di contenuti sociali.
caratteristiche: pennellate decise (per marcare l’irregolarità dei volti), colori scuri
I MANGIATORI DI PATATE
1885 Van Gogh Museum, Amsterdam
FASE REALISTA
L’opera fu accuratamente preparata: visitò case di contadini, studiò l’ambiente, realizzò numerosi disegni preparatori
Descrizione: famiglia contadina intenta a consumare una povera cena composta da un unico piatto di patate e caffè.
Sono cinque persone di età differente, tre generazioni accumunate dallo stesso destino.
La scena è sviluppata totalmente al buio. L’oscurità è appena rischiarata dalla luce di una lampada a petrolio che provoca forti contrasti chiaroscurali soprattutto nei volti che risultano irregolari e abbruttiti da fatica e rassegnazione. Le mani sono nodose e i gesti sono lenti ma allo stesso tempo carichi di tenerezza. Nonostante le chiare condizioni di disagio, si respira una atmosfera familiare serena.
Il quadro non è stato realizzato per denunciare le misere condizioni dei contadini. L’artista vuole piuttosto far riflettere lo spettatore sulla dimensione spirituale della vita di campagna, perché la miseria può essere affrontata con umiltà e dignità (questo se ogni componente ricerca la comunione con il proprio nucleo familiare).
La convivenza di Vincent con i genitori si rivelò presto impossibile.
Decide di partire di nuovo. Si trasferisce a Parigi a casa del fratello Theo (gallerista). Si fa nuovi amici.
L’unico che lo apprezzò veramente fu Père Tanguy, il proprietario di un negozio di colori che ogni tanto esponeva le sue tele.
(unico dipinto venduto di VVG: “Vigneto Rosso ad Arles”, 1888)
Decide di sperimentare le nuove tecniche impressioniste, stravolgendone allo stesso tempo il senso: pur condividendo l’idea dell’en plein air, usa i colori e le pennellate per urgenza interiore di espressione, lasciando sopravvalere il sentimento alla ragione. Sulla tela, riversa tutte le sue paure, insicurezze, speranze, tormenti.
1888. Si stabilisce ad Arles, in Provenza, nella “casa gialla”. Dipinge Veduta di Arles con iris in primo piano. Non si immedesima nel paesaggio, anzi obbliga quest’ultimo a modellarsi secondo il proprio pensiero. In questo dipinto: - contorni sempre più indefiniti (partendo dal basso verso l’alto) - accostamento di colori complementari (giallo e viola) che donano luminosità
CAFFÈ DI NOTTE (1888 Yale University Art Gallery, New Haven)
FASE REALISTA. Il locale raffigurato è il bar di Place Lamartine, ad Arles. Per realizzare quest’opera trascorse tre notti di fila nel locale.
Ambiente chiuso, privo di finestre e attornato da poca luce (lampade = alone luminoso). I colori accesi, trasmettono una sensazione di forte disagio. Descrizione: pochi clienti ubriachi, rannicchiati e accasciati sui tavolini. Solo una coppia sul fondo è intenta a chiacchierare. La prospettiva è irregolare e destabilizzante. La raffigurazione è interrotta ai bordi della tela (taglio fotografico). Pennellate a sciame. Le linee tracciate per terra che segnano il pavimento in legno, hanno delle ombre (ombre della stessa pennellata).
Metafore: - tavolo da biliardo: grande e solitario, rappresenta il pittore - sedia: simbolo dell’assenza
CAMERA DA LETTO
1888 Van Gogh Museum, Amsterdam
Descrizione: si tratta della camera del pittore al primo piano della sua casa ad Arles.
A sinistra si scorgono due sedie e una toeletta.
Alle pareti sono appesi cinque quadri. È l’unica volta che rappresenta suoi esempi di lavoro all’interno di un dipinto (dipinto nel dipinto).
- Il punto di vista è ribassato, tipico di chi guarda stando seduto.
- Il protagonista del dipinto è il colore (uniforme e in amronia).
- Pennellate spesse e incisive.
- L’azzurro (colore di meditazione e malinconia) è usato in modo simbolico e avrebbe dovuto proporre un luogo di riposo e calma.
- Il quadro comunica un senso di vertigine claustrofobica. La stanza appare traballante, a causa della prospettiva trasfigurata.
- L’assenza di ombre crea una senza di tensione e angoscia.
- l’artista si identifica nel grande letto, solitario.
Nell’ottobre del 1888, viene raggiunto dall’amico-artista Gaugain.
Per accogliere il suo ospite, realizza una serie di GIRASOLI.
Questa convivenza però, si rivela disastrosa a causa dei loro caratteri fin troppo diversi.
Dopo la rottura con l’amico, si taglia il lobo dell’orecchio sinistro.
Viene ricoverato nella clinica psichiatrica di Saint-Rémy.
Il suo crollo psichico venne interpretato come pazzia.
NOTTE STELLATA (1889 The Museum of Modern Art, New York)
La dipinse nell’anno in cui era rinchiuso nella malinconia del manicomio.
Descrizione: Saint-Remy
- segni violenti, rabbiosi
- il colore crea forme
- fonde la sua visione interiore con la percezione reale del mondo esterno
Il cipresso (dei cimiteri) in primo piano rappresenta la rinascita
Nel maggio del 1890 si trasferisce ad Auvers-sur-Oise, dove viene curato dal Dr Gachet. Realizza circa ottanta quadri, tra cui La chiesa di Auvers. La chiesa risulta ondulata. La terra si agita (come l’interiore dell’artista). Il cielo è calmo.
Parentesi di felicità: nascita nipote
Dipinge “Ramo di mandorlo in fiore” (pianta = rinascita).
Giapponismo, Ukiyo-e (mondo fluttuante)
> stampe giapponesi, prima arte che prevede scritte
CAMPO DI GRANO CON VOLO DI CORVI
1890 Van Gogh Museum, Amsterdam
Il suo “testamento spirituale”. Fu dipinto subito prima di morire.
Rappresentazione del suo dramma interiore: si sentiva solo e infelice.
Descrizione: campo di grano, tagliato da tre vie e mosso dal vento. Uno stormo di corvi sfila in un basso volo scomposto. Una tempesta incombe sul paesaggio.
- pennellate rabbiose, accavallate, dense
- non è un semplice paesaggio, è la trasposizione simbolica del suo stato d’animo.
Il paesaggio è semplicemente un pretesto per raccontare i suoi turbamenti interiori.
grano = vita sentieri = ignoto cielo blu = agitazione, turbamento
Il 27 luglio 1890 si spara un colpo di pistola al ventre. Vive due giorni in agonia prima di morire. Sei mesi dopo muore anche suo fratello Theo, oppresso dal dolore.
BELLE ÉPOQUE
Ultimi decenni dell’Ottocento – Inizio Prima Guerra Mondiale
Fulcro: Francia
Momento storico segnato da sviluppo, spensieratezza, fede nel progresso
Epoca dei caffè, dei locali notturni, delle sale da ballo, dei cabaret, del cinema, delle grandi Esposizioni Universali
- mortalità infantile ridotta
- furono debellate quasi tutte le epidemie
- la produzione industriale e il commercio mondiale aumentarono
- automobili
- transatlantici collegarono l’Europa con l’America
L’affondamento del Titanic (1912, accreditata come la nave più potente del mondo) fu considerato come il primo segnale della fine di un’epoca.
La fase artistica che si sviluppò in Europa in questo periodo, viene indicata con il termine di Postimpressionismo (“dopo l’Impressionismo).
Il termine non ha l’ambizione di indicare un movimento artistico vero e proprio, che difatti in quanto tale non è mai esistito.
Artisti: Cézanne (ispirazione per i cubisti)
Gaugain (ispirazione per i simbolisti)
Van Gogh (ispirazione per gli espressionisti)
Toulouse-Lautrec (grafica pubblicitaria)
Locandina della mostra “Manet e i post impressionisti”
a cura di Roger Fry (Londra, 1910). Presentò opere di Cézanne, Matisse, Gaugain, Van Gogh e Picasso che vennero brutalmente criticate dal pubblico.
Con Eugene Chevreul e il suo cerchio cromatico (1839) nasce l’Impressionismo scientifico (contrario di en plain air)